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Come smaltire in sicurezza i documenti cartacei.

Aziende, enti, liberi professionisti e privati cittadini spesso trascurano di smaltire in maniera corretta i documenti cartacei, eppure tante attività di HUMINT (acronimo di HUman INTelligence) si basano proprio sul recupero di materiale cartaceo smaltito in maniera scorretta, non avete idea di quante informazioni interessanti si possono ottenere rovistando nella spazzatura della persone e in effetti questa è una delle prime attività che viene assegnata alle reclute delle agenzie di intelligence.  Per questo occorre adottare una procedura per il corretto smaltimento dei documenti cartacei. I rischi sono che dati personali di natura particolare, numeri di carte di credito, password appuntate, dati giudiziari possano essere facilmente recuperati e utilizzati da soggetti non autorizzati al trattamento per scopi fraudolenti o illegali. Inoltre lo smaltimento o il recupero non deve recare pregiudizio all'ambiente, in Italia la materia è disciplinata dal D. Lgs. 152/2006. Ecco alcuni sug

La natura del dato genetico, cosa sappiamo del data breach di 23andMe

Ormai non passa giorno che non si abbia notizia dalla stampa di settore e perfino dalle cronache cittadine di nuovi data breach, notizia recente quella della vendita nel dark web di dati di un noto istituto di analisi fiorentino e fa certo scalpore che in queste violazioni siano coinvolte organizzazioni anche ben strutturate, ma certo il data breach di 23andMe , azienda leader del settore dei test genetici fai da te, lascia davvero stupefatti soprattutto per la facilità con la quale è stato perpetrato: l'attaccante non ha dovuto scrivere neanche una riga di codice! Cosa sappiamo? In una recente comunicazione agli iscritti è l'azienda stessa a fare luce sui fatti e a dare le prime indicazioni agli utenti, leggiamo insieme la traduzione in italiano del comunicato di 23andMe: Di recente abbiamo appreso che alcune informazioni del profilo, che un cliente crea e sceglie di condividere con i propri parenti genetici nella funzione DNA Relatives, sono state accessibili da singoli acco

Workshop di Fotografia Contemporanea a Firenze, Si parlerà anche di Arte, Blockchain e NFT.

Sabato 18 novembre, presso la Sala di posa di Universo Foto Firenze in via del Ponte all’Asse 2/4 a Sesto Fiorentino, nell'ambito del workshop di fotografia contemporanea " My photos, my art and I ", avrò l'opportunità di parlare di Arte, Blockchain e NFT. Quando nel febbraio del 2021 sulla blockchain di Ethereum fu coniato l’NFT di Everydays, The First 5000 Days, un collage digitale di 5000 illustrazioni del graphic designer Mike Winkelmann meglio conosciuto come Beeple, in pochi avrebbero creduto che il mondo dell’arte contemporanea sarebbe stato travolto da un vero e proprio tsunami. Appena un mese dopo, partendo da una base d’asta di 100 dollari, la casa d’aste Christie’s concluse la vendita di Everydays totalizzando più di 69 milioni di dollari e posizionandosi al terzo posto tra le opere d’arte più costose mai vendute da un artista vivente.   Questo workshop intende gettare le basi per la comprensione di quello che, a torto o a ragione, è ormai diventato un feno

Chiamate vocali a prova di intercettazione con Signal

Di tanto in tanto mi capita di scorrere la lista di coloro tra  miei contatti che sono iscritti a Signal, l'applicazione voip gratuita e open source basata sulla crittografia end-to-end lanciata nel 2014 dall'organizzazione no profit Open Whisper Systems, e mi dolgo davvero di quanto pochi essi siano soprattutto se paragonati con quelli iscritti alla più popolare app di messagistica di Meta, ovvero la maggior parte di loro. Anarchico, hacker, crittografo, maestro d'ascia, skipper, Moxie Marlinspike, il fondatore del servizio Signal, è convinto che il progresso tecnologico debba andare di pari passo con la sicurezza degli utenti. Così intorno alla sua "creatura" è nata una community di persone che mettono la privacy al primo posto. Tra questi anche Edward Snowden il whistleblower ex consulente dell'NSA, l'agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che nella primavera del 2013 divulgò una serie di informazioni classificate sui piani di sorveglian

Sui cookie ci stiamo giocando la libertà di espressione?

Frame dal film Brazil di Terry Gilliam, 1985 La recente decisione del Board dei Garanti della privacy dell'Unione Europea di impedire a Meta la possibilità di richiedere agli utenti di accettare annunci personalizzati sulla loro esperienza di navigazione è solo l'ultimo, in ordine di tempo, di una serie di provvedimenti che rischiano di disarticolare un modello di business che, nel bene e nel male, ha fino ad oggi caratterizzato il nostro rapporto con la rete. Quale è questo modello di business? Sulla base di una efficace logica win-win, io publisher ti fornisco contenuti di qualità, tu utente nell'usufruire di questi contenuti riceverai delle inserzioni pubblicitarie che per essere efficaci dovranno avere un qualche rapporto con gli argomenti che stai ricercando. In questa maniera io publisher riesco a monetizzare il traffico per fare fronte ai miei costi editoriali e offrirti un prodotto sempre migliore, tu utente non paghi niente. Questo meccanismo poggia proprio sui fam

Fattore umano e cybersecurity

Come ben evidenziato dal rapporto di Europol " How COVID-19-related crime infected Europe during 2020 ", la pandemia e la situazione emergenziale che ne è derivata è stata una grossa opportunità per il crimine informatico con un forte aumento delle attività fraudolente già a partire dai primi mesi del 2020. Possiamo così affermare che la pandemia non è stata solo un rischio per la salute ma anche per la sicurezza informatica. Tra i fattori che hanno portato a questo aumento vi è la rottura del consueto perimetro di cybersecurity aziendale che si è frammentato in un perimetro allargato, ubiquo, che ci ha visto lavorare da casa in una situazione di precarietà tecnologica e psicologica. L'ecosistema domestico è infatti assai più fragile dal punto di vista infrastrutturale di quello aziendale ma sono state soprattutto le vulnerabilità insite nel fattore umano ad essere sfruttate come vie di accesso dalle attività dei criminali informatici. Facendo leva sull'ansia provocat

L'arte del camuffamento: come ingannare gli algoritmi di riconoscimento facciale

La società nella quale viviamo è purtroppo diventata anche una società del controllo e della sorveglianza. Per proteggere la nostra privacy è opportuno adottare un modello di autodifesa digitale (privacy threat model) adeguato al nostro profilo di rischio. Se sei arrivato su questa pagina e stai leggendo questo blog allora hai già fatto il primo passo: puoi far parte anche tu del nostro gruppo di #gentesicura . Per sviluppare un modello di autodifesa digitale occorre farsi alcune domande: che tipo di informazioni voglio proteggere? Da chi le voglio nascondere? Quale sarebbe l'impatto sulla mia vita se queste informazioni venissero scoperte? Oggi una delle minacce più gravi è certamente rappresentata dai sistemi di videosorveglianza e dai loro algoritmi di riconoscimento facciale. Probabilmente in qualche banca dati digitale è già presente una vostra foto collegata al vostro nome e cognome. Anche se non è detto che questo database sia pubblico, è sempre buona norma fare una ricerca